I cannolicchi, prelibati molluschi bivalvi dalla forma allungata e la conchiglia fragile, sono molto amati nella cucina italiana per il loro sapore intenso di mare. Tuttavia, essendo animali che vivono infossati nella sabbia litoranea, spesso trattengono residui sabbiosi fastidiosi. Una corretta pulizia è quindi indispensabile per gustarli al meglio, senza trovare granelli sabbiosi tra i denti. Esistono varie tecniche, ma solo alcuni metodi consentono di eliminare completamente la sabbia senza danneggiare la carne delicata dei cannolicchi, preservandone la naturale morbidezza e integrità.
Spurgatura accurata: il segreto per molluschi privi di sabbia
Il passaggio fondamentale, raccomandato da chef e pescivendoli esperti, è la spurgatura, che consiste nel far espellere la sabbia ai molluschi mentre sono ancora vivi. Il procedimento inizia appena arrivati a casa con i cannolicchi freschi, sistemati in un ampio recipiente. In alternativa, si può usare un contenitore sufficientemente profondo in modo che i molluschi possano essere immersi completamente.
Si prepara una soluzione di acqua marina o acqua salata, sciogliendo circa 36 grammi di sale fino per ogni litro d’acqua, cercando di riprodurre la salinità del loro habitat naturale. L’acqua deve essere fresca ma non gelida e i cannolicchi vanno disposti sempre in verticale con il sifone rivolto verso l’alto e il piede (parte chiara e appuntita) in basso. Questa posizione aiuta il mollusco a espellere la sabbia contenuta nella cavità interna attraverso il sifone, depositandola sul fondo del contenitore .
Il tempo di spurgatura ideale è tra le 3 e le 4 ore, ma per un risultato impeccabile si può prolungare il riposo anche fino a una notte. Durante questo periodo è utile cambiare l’acqua almeno una volta ogni 1-2 ore per evitare che la sabbia rilasciata venga nuovamente assorbita . Se la pescheria non ha già effettuato la spurgatura, questo passaggio è irrinunciabile, specie se i molluschi sono appena pescati.
I passaggi della pulizia manuale
Dopo che la spurgatura ha eliminato la maggior parte delle impurità interne, i cannolicchi vanno prelevati con cura dal recipiente. È importante sollevarli uno a uno, senza mescolarli nel fondo per non far risalire la sabbia.
Successivamente, occorre aprire le valve del mollusco con delicatezza, usando un coltello a lama sottile o un utensile apposito. La conchiglia è molto fragile, quindi bisogna fare attenzione a non spezzarla o rovinarla. Una volta aperto, il piede del cannolicchio va spostato leggermente all’esterno per esporre la sacca intestinale, visibile come una piccola massa scura circa a metà corpo.
È fondamentale eliminare la sacca nera in modo delicato: questa parte, che contiene sabbia e impurità, va staccata manualmente cercando di non rompere la polpa del mollusco . Infine, basta sciacquare il cannolicchio aperto sotto acqua corrente fresca, mantenendo il getto moderato per evitare di rovinare i tessuti molli .
Alternative rapide e considerazioni sulla resa
Qualora si abbia poco tempo, esistono metodi rapidi validi per eliminare la sabbia, ma presentano alcuni svantaggi rispetto alla spurgatura tradizionale. Uno di questi consiste nel lessare i cannolicchi in acqua salata per qualche minuto: il calore induce una forte contrazione del muscolo, favorendo l’espulsione della sabbia residua. Tuttavia, questa soluzione, pur essendo veloce, può rendere le carni meno morbide e leggermente più coriacee .
Per coloro che preferiscono gustare il mollusco crudo, ad esempio come antipasto o nelle tartare di mare, è fondamentale attenersi al metodo tradizionale della spurgatura in acqua salata, evitando procedure a caldo che altererebbero il sapore e la consistenza originale. Anche in questo caso, la rimozione manuale della sacca intestinale e il lavaggio accurato sono indispensabili per un consumo sicuro e gradevole.
Consigli per riconoscere i cannolicchi freschi e maneggiarli senza danni
Per ottenere il massimo da questa lavorazione, è importante selezionare solo esemplari freschissimi. All’acquisto, il guscio deve presentarsi ben chiuso, pesante e con un profumo leggero di mare. Una barba ben visibile e aderente al guscio è un altro segno di vitalità. In caso di esemplari aperti o privi di reazione, meglio evitare il consumo .
Regole fondamentali per non rovinarli durante la pulizia
- Effettuare movimenti delicati durante tutte le fasi per non spezzare le conchiglie fragili e non rompere la polpa interna.
- Non utilizzare getti d’acqua troppo forti durante il risciacquo: la carne dei cannolicchi è tenera e si stacca facilmente.
- Quando si apre la valve, evitare di affondare eccessivamente la lama per non tagliare il mollusco.
- Dopo ogni passaggio, eliminare le parti scure e viscide (la sacca intestinale e residui eventuali).
Terminata la pulizia, i cannolicchi possono essere mantenuti freschi in frigorifero, coperti da un panno umido e consumati nelle 24 ore successive. I cannolicchi surgelati invece non necessitano di spurgatura, ma devono essere scongelati lentamente in frigorifero e poi sottoposti alla pulizia manuale tradizionale .
La tecnica di pulizia illustrata garantisce non solo l’eliminazione totale della sabbia, ma anche la piena valorizzazione del mollusco in cucina, permettendo di impiegarlo in preparazioni pregiate come i classici spaghetti ai frutti di mare, gratinature o cotture in umido.
Per approfondire le caratteristiche biologiche di questi molluschi, è possibile consultare la voce di Bivalvi su Wikipedia, che descrive il gruppo zoologico a cui appartengono anche i cannolicchi.
Seguendo questi semplici ma rigorosi accorgimenti, si potranno gustare cannolicchi perfettamente puliti, privi di sabbia e con tutta la delicatezza e il profumo del mare integro nel piatto.








